Imprevedibile. Mai sottovalutare quel genio e sregolatezza che prende il nome di Jonathan Rea.
Il pilota inglese, dopo aver controllato i primi frangenti di gara per essere partito con una gomma anteriore leggermente più dura dei diretti avversari Crutchlow e Biaggi, ha preso letteralmente il largo e non è mai stato impensierito da nessuno. Gara spettacolare per lui, che ribalta in toto le prestazioni deludenti di Misano Adriatico.
Dietro di lui un' avvincente battaglia per il 2° posto tra Cal e Max, Aprilia contro Yamaha, che si sono scambiati ripetutamente la piazza d'onore. Solo negli ultimi 4 giri è risultato chiaro che Biaggi avrebbe avuto molte più chance di conquistarla e così è stato. Secondo posto che vale ORO quindi per il romano che allunga ulteriormente terreno nei confronti di uno spento Haslam, giunto al traguardo solamente in 8° posizione, surclassato abbondantemente dall' ottimo Guintoli 4°, suo compagno di squadra.
Leggermente in calo questa prima manche per Ruben Xaus, che è riuscito a rimanere in scia dei migliori solo nelle fasi iniziali di gara e poi lentamente scivolato in 5° posizione. Ottima gara anche per la ducati ufficiale di Noriyuki Haga, 6° alla fine, che ha insidiato fino al terz'ultimo giro i calcagni della BMW n.111 ma che ha rischiato nelle ultime curve di farsi infilare da un redivivo James Toseland (7°) ad anni luce da Crutchlow ma in evidente rimonta. Che il pianista possa tirare fuori qualcosa di magico dal suo cilindro in gara2?
Deludenti poi le altre ducati in pista. Luca Scassa è caduto rovinosamente, Michel Fabrizio tornato mestamente ai box con il motore ammutolito, mai della partita i piloti del team Althea, che sembravano fare un altro sport...in negativo. Onorevolissimo invece il 10° posto di Lanzi, con la ducati più privata del lotto!
Kawasaki sempre più in difficoltà. Dopo lo strike effettuato nel primo giro di gara dal tedesco Max Neukirchner che ha imbirillato non solo l'incolpevole Vermeulen, ma anche la BMW di Smrz, le altre verdone hanno arrancato come sempre. Salva la faccia al Team di Paul Bird il solito Tom Sykes, discreto 11°.
Il pilota inglese, dopo aver controllato i primi frangenti di gara per essere partito con una gomma anteriore leggermente più dura dei diretti avversari Crutchlow e Biaggi, ha preso letteralmente il largo e non è mai stato impensierito da nessuno. Gara spettacolare per lui, che ribalta in toto le prestazioni deludenti di Misano Adriatico.
Dietro di lui un' avvincente battaglia per il 2° posto tra Cal e Max, Aprilia contro Yamaha, che si sono scambiati ripetutamente la piazza d'onore. Solo negli ultimi 4 giri è risultato chiaro che Biaggi avrebbe avuto molte più chance di conquistarla e così è stato. Secondo posto che vale ORO quindi per il romano che allunga ulteriormente terreno nei confronti di uno spento Haslam, giunto al traguardo solamente in 8° posizione, surclassato abbondantemente dall' ottimo Guintoli 4°, suo compagno di squadra.
Leggermente in calo questa prima manche per Ruben Xaus, che è riuscito a rimanere in scia dei migliori solo nelle fasi iniziali di gara e poi lentamente scivolato in 5° posizione. Ottima gara anche per la ducati ufficiale di Noriyuki Haga, 6° alla fine, che ha insidiato fino al terz'ultimo giro i calcagni della BMW n.111 ma che ha rischiato nelle ultime curve di farsi infilare da un redivivo James Toseland (7°) ad anni luce da Crutchlow ma in evidente rimonta. Che il pianista possa tirare fuori qualcosa di magico dal suo cilindro in gara2?
Deludenti poi le altre ducati in pista. Luca Scassa è caduto rovinosamente, Michel Fabrizio tornato mestamente ai box con il motore ammutolito, mai della partita i piloti del team Althea, che sembravano fare un altro sport...in negativo. Onorevolissimo invece il 10° posto di Lanzi, con la ducati più privata del lotto!
Kawasaki sempre più in difficoltà. Dopo lo strike effettuato nel primo giro di gara dal tedesco Max Neukirchner che ha imbirillato non solo l'incolpevole Vermeulen, ma anche la BMW di Smrz, le altre verdone hanno arrancato come sempre. Salva la faccia al Team di Paul Bird il solito Tom Sykes, discreto 11°.
Di seguito la classifica finale :
1 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 40'16.037 (161,014 kph)
2 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2.518
3 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 4.071
4 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 7.160
5 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 8.602
6 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 11.379
7 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 11.513
8 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 16.487
9 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 20.829
10 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 25.164
11 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 32.602
12 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 36.748
13 23 Parkes B. (AUS) Honda CBR1000RR 39.183
14 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 59.889
15 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'05.329
RET 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R
RET 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R
RET 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory
RET 77 Vermeulen C. (AUS) Kawasaki ZX 10R
RET 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory
RET 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR
Forse la gara meno emozionante di tutto il mondiale. Smrz continua a non finire mai il primo giro
RispondiEliminaIo mi domando cosa avrebbe potuto combinar Corser senza il botto !! E forza Max (selva)
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