
Un ragionamento si sta facendo largo nella mia testa malata e bacata, guardavo i tempi dei test di Portimao e riflettevo sui nomi, pensavo se Aprilia si è degnata di fare un comunicato dove avvertivano del licenziamento di Nakano, oppure ci avvisavano con un altro comunicato ufficiale dell' ingaggio di Camier che correrà insieme a Rea, Toseland, Sykes, Kiyonari, Hill, Byrne, Kagayama, Haslam, Ellison e tanti altri ancora, nel mezzo di questa onda inglese c'è di tutto, dai bravi ai brocchi ma intanto c'è qualcosa, riescono ad arrivare in team del mondiale sbk di alto livello e magari dopo 2 anni ritornano mestamente indietro nel campionato inglese ma intanto hanno avuto l'occasione della vita.
Di piloti spagnoli "nuovi" si perde il conto se guardiamo nel motomondiale, gli italici piloti dove sono?
Il BSB inglese sforna nomi a tutto spiano, il CEV idem e il CIV italiano invece?
Adesso viene il bello, ecco di seguito alcuni nomi con relativi anni... il nuovo che avanza!
Più che altro "avanza" verso l'età pensionabile e basta!
Conforti Luca 34 anni
Borciani Marco 34 anni
Pilia Diego 40 anni
Blora Paolo 40 anni
Nannelli Gianluca 36 anni
DelVecchio Dante 53 anni, si 53 avete letto bene!
Brignola Norino, fresco campione italiano, 47 anni
e non vado oltre per rispetto geriatrico
Abbiamo un campionato che fa ridere i polli e fra pochi anni ci ritroveremo senza piloti italiani in tutte le categorie del motomondiale e mondiale SBK.
A chi giova un campionato italiano che ha più le sembianze di un campionato gentlemen o di un reparto di geriatria di un nosocomio qualsiasi? Il campione italiano ha 47 anni, chi lottava con lui per la vittoria è ben oltre i 30, uno che qualche pezzo della moto di Byrne l'ha messo quasi di sicuro tanto per la serie "ti piace vincere facile eh?" come la pubblicità.
Le giovani leve? Uscito dal CIV il nome di SCASSA che non emerge manco se prega in arabo, ha tutte le porte chiuse in faccia. La classifica del mondiale SBK vedeva in fondo sempre i soliti Scassa, Iannuzzo, Polita che arrancano in team che meritano il massimo rispetto ma fanno salti mortali per arrivare a fine campionato con quei pochi mezzi che hanno.
Lanzi che corre mezza stagione sì e mezza no, Rolfo che lo segano per far spazio ai soldi Monster, Polita che lo segano ancora prima di cominciare x motivi di budget.
Almeno pare che Claudio Corti nella Superstock stia facendo belle cose … ma non vorrei fosse l' ennesimo campione STK che passa in SBK e alla fine non conclude nulla per anni come praticamente quasi tutti i piloti che vengono da quella categoria, l'unico a emergere è stato Fabrizio, tutti gli altri ripiombati nel totale anonimato dopo un paio d'anni. (che porti rogna quella categoria?)
Morale: un campionato fatto così non potrà mai far emergere nessun volto nuovo, pensate che in Spagna e in UK i giovani piloti vengono incentivati e pagati per correre, vengono seguiti passo passo e portati o in SBK o nel Motomondiale appena c’è la possibilità. Ma c’è un perché però: BSB, campionati vari spagnoli e campionati monomarca degni di questo nome … sono organizzati dalla Dorna! Proprio lei si! La odiatissima DORNA madre di tutti i mali motociclistici a detta del popolo. Però intanto gli spagnoli oltre che a far qualche cazzata si adoperano e non poco per far crescere campioni. In Italia invece con tutto che abbiamo avuto e abbiamo tuttora dei grandissimi piloti c’è un campionato ridicolo organizzato dalla Federazione, seguito manco per sbaglio dalle Case e con un livello di competitività tecnica e agonistica da barzelletta (in tutte le classi eh 125SP, 600STK, 1000STK e SBK). Come se non bastasse poi se vuoi partecipare devi pagare a momenti anche per respirare.
Il problema insomma è sempre uno: I SOLDI, che nell’ambito del motor-racing si traduce in GLI SPONSOR.
Succede che mentre all’estero le aziende che sponsorizzano e forniscono endrosing vari sono in quantità abbastanza elevata, in Italia sono pochissime e non “scommettono” praticamente mai su giovani talenti.
Che succede quindi? Che le suddette aziende preferiscono pararsi il culo e dare quei quattro soldi a nomi già conosciuti garanti di un certo ritorno di immagine e (a volte) anche di risultati, meglio ancora se con mezzi propri. La conseguenza di questi insani investimenti è che un pilota attempato ma con le spalle coperte corre con moto SBK ex-mondiale e gli altri con la merda. Viene da se quindi che un ragazzo di 20 anni che ha talento non può comunque nulla contro Borciani con la 1098R Sterilgarda se lui è su una ZX-10R con ancora su il clacson.
In conclusione: se non si dà una bella rinnovata al sistema ci saranno molti anni di vacche magre per il motociclismo italiano, dopo Dovizioso che già un fulmine non è … c’è il vuoto! Forse si salva Simoncelli, ma ha ancora molto da dimostrare. Staremo a vedere come sempre, anche se credo siano azzi amari

Esatto Otto, PROPRIO COSI'....centrato in pieno il problema. Bisognerebbe mandare questo post direttamente alla FIM per sapere che rispondono...pilota italiano? no straniero? haihaihaihaihai!
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