Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team), 5° e 1°
“L’asfalto era molto più caldo in gara 1 rispetto al warm-up di stamattina e mi mancava grip al posteriore. Più spingevo, più la mia 1198 scivolava e questa è stata la cosa principale da risolvere per la seconda manche. Prima di gara 2 abbiamo fatto una modifica, tornando al setting che avevamo usato durante il warm-up e ha funzionato bene. Ho potuto spingere, rimanere con Biaggi e Checa e alla fine superarli; sono molto contento di essere riuscito a vincere. Ringrazio il mio team, la Ducati e tutti gli sponsor per avere contributo a questo bellissimo risultato“.
Leon Haslam (Team Suzuki Alstare), 1° e 4°
“Ho fatto una partenza ragionevole ed ero quarto al termine del primo giro, poi mi sono semplicemente fatto strada fino alla vetta, raggiunta alla quinta tornata. Una volta in testa, ho realizzato che il passo di gara non era elevatissimo e tutto ha quindi funzionato bene per me. Mi aspettavo un attacco, ma i segnali dalla pit-board dicevano che la mia leadership era in aumento! Ho mantenuto un buon ritmo e mi sono sentito abbastanza fiducioso da poter amministrare nel finale. Abbiamo fatto qualche modifica per la seconda gara, a causa dell’aumento di temperatura, e nonostante la non certo brillante partenza sono riuscito a passare cinque piloti velocemente. Poi la gara è stata stoppata e siamo dovuti ripartire. Abbiamo messo un po’ di pre-carico aggiuntivo all’anteriore, e per questo ho iniziato ad avere dei problemi in frenata. La leva continuava a tornare indietro completamente a livello manubrio e questo significava che non potevo stare vicino agli avversari e sorpassarli. Non mi sono sentito a mio agio in frenata e dopo tre o quattro giri pregavo che la gara finisse o che qualcuno di fronte a me si fermasse di modo da poter ottenere un altro podio. Sono contento di essere ancora in testa, deliziato dal fatto che ho aumentato il distacco e ansioso di correre ad Assen, un circuito sul quale penso che la nostra moto potrà andare molto bene”.
Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing), 2° e 3°
"Gara 1 è stata particolarmente difficile fin dall’inizio- Ho lottato duramente con Corser, poi dopo mi son trovato in lotta con Toseland che è sempre difficile da passare. Quando ci sono riuscito finalmente ho trovato le mie linee ed il mio passo, ma ormai Haslam era in fuga e mancavano pochi giri. Il secondo posto è stato comunque un risultato e punti importanti. Nella seconda manche la temperatura è salita molto e di conseguenza è sceso il grip. Nori e Carlos erano davanti a me e più veloci, hanno meritato di stare davanti. Sono comunque felice, secondo e terzo a Valencia per noi sono risultati importanti che confermano che siamo competitivi“.
Carlos Checa (Althea Racing), ritirato e 2°
“Un po’ di agrodolce in questo week end. Amaro per la caduta e dolce per il secondo posto ma anche amaro per quei 25/1000 e dolce per la posizione conquistata. Le corse sono così e bisogna guardare avanti. Siamo ad un buon livello che ci permette di lottare per il podio, pensando al campionato. Credo comunque che la gente che è venuta qui a Valencia si sia divertita oggi!”
James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team), 3° e 7°
“In gara uno è andato tutto molto bene. Il team mi ha messo a disposizione un’ottima moto che mi ha permesso di concludere terzo al termine di una bella rimonta. Era da Brands Hatch 2007 che non assaporavo la gioia del podio. In gara 2 non sono partito bene e questo mi ha penalizzato perché poco è stata esposta la bandiera rossa. Al secondo via mi sono trovato 11° alla fine del primo giro e a differenza della sfida iniziale non sono riuscito a recuperare molte posizioni“.
Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport), 4° e 12°
“Il risultato di Gara 1 è stato grandioso. La moto la sentivo bene, siamo stati in grado di competere con i piloti di vertice riuscendo a gestire gli pneumatici con un buon passo fino alla bandiera a scacchi. In Gara 2 non abbiam cambiato nulla, ma non c’era grip. Dobbiamo analizzare i dati per capire cosa sia successo“.
Jonathan Rea (HANNspree Ten Kate Honda), 6° e 5°
“Abbiamo avuto un pò di problemi che ci sono costati tempo prezioso, ma in ogni gara abbiamo imparato molto per rendere la nostra CBR più competitiva. E’ stato difficile ed è chiaro che non avevamo il ritmo del gruppo di testa: la nuova elettronica ha reso la moto più guidabile, ma abbiamo ancora problemi in accelerazione e trazione in uscita dalle curve. Abbiamo ancora due giorni di prove questa settimana per lavorare un pò in vista di Assen“.
Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare), 9° e 6°
“Ho fatto una buona partenza in Gara 1 e tutto stava andando secondo i piani fino a quando Camier è caduto davanti a me. Ho dovuto tirar dritto prendendo le vie di fuga, perdendo tantissimo tempo. Ero sesto, mi son ritrovato 14° e ho concluso al nono posto: se non altro mi son divertito nei vari sorpassi. Ero soddisfatto della mia moto, tanto che non avevo cambiato nulla sulla mia moto, ma purtroppo sono cambiate le temperature e gli pneumatici non hanno funzionato come nella prima manche. Sono deluso, ma credo che con un pò più di fortuna poteva ottenere due buoni risultati“.
Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team), 7° e 9°
“In gara 1 sono partito male dalla pole position e inoltre ho sofferto di scarsa aderenza al posteriore e questo non mi ha permesso di recuperare. La stessa cosa si è ripetuta in gara 2: poco grip al posteriore fin dalla partenza. Ora non resta che mettersi alle spalle questo difficile week end e migliorare la situazione per Assen“.
Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team), ritirato
“E’ stato un weekend da cancellare, svoltiamo pagina e ci concentreremo sulla prossima gara di Assen. Oggi, in Gara 1 avevo un buon passo e sono riuscito a recuperare un paio di posizioni quasi subito. Ma poi, inaspettatamente l’anteriore si è chiuso e mi sono trovato per terra. Abbiamo fatto alcune modifiche per la seconda manche ma il freno anteriore era incostante e ho deciso di rientrare“.
Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing), ritirato
“Sono partito bene in gara 2 e mi sentivo molto bene con la moto. Riuscivo a tenere il passo di Checa e Max, ero davanti e terzo nella classifica aggregata. Purtroppo ho perso l’anteriore al curvone, è lo stesso problema che ho riscontrato nella prima manche quando sono caduto. Questo è il mio principale problema da risolvere se voglio essere costante e competitivo senza commettere più errori“.
Lorenzo Lanzi (DFX Corse), 8° e 13°
“Dopo la buona Superpole di ieri onestamente avevo mentalmente fatto un programma diverso ma globalmente non è stato un fine settimana negativo. In gara 1 ho fatto una scelta conservativa con gli pneumatici e questo sulla distanza non ha pagato,comunque l’ottava posizione è il mio miglior risultato dall’inizio dell’anno. In gara 2 sono partito male e lo stop conseguente all’incidente ha complicato ancora di più le cose. Ho cercato di guadagnare quante più posizioni possibili ma rimasto nel grosso del gruppo non sono riuscito ad andare oltre la quattordicesima posizione. Ci sono stati anche un paio di contatti con altri piloti ma onestamente nella seconda frazione era impossibile fare di più. Sono al sesto risultato utile consecutivo, spero ad Assen di fare un ulteriore step in avanti per rimanere costantemente nella top ten della categoria“.
Shane Byrne (Althea Racing), ritirato e 8°
“In gara 1 sono stato fortunato perché non mi sono fatto male nella caduta dovuta ad una manovra di emergenza per evitare Lanzi. In gara 2 sono andato bene ma sono stato confuso dalle segnalazioni che mi davano qualche volta la posizione della gara e qualche volta quella aggregata. Quando sono arrivato ed ho visto chi avevo battuto sia pure nella sola seconda frazione, ho provato soddisfazione!”
Jakub Smrz (Team Pata B&G Racing), 10° e 10°
“Non posso che essere soddisfatto di essere finito due volte nei dieci. A Valencia la posizione di partenza è veramente importante, ci sono pochissimi punti dove passare, purtroppo la scivolata in Superpole mi ha penalizzato oltremaniera. Peccato, perché abbiamo dimostrato per tutto il week end di essere molto veloci, anche stamani nel warm up ci siamo confermati tra i team in grado di lottare per il podio. Oggi ho dato il massimo, sono riuscito ad essere efficace in partenza e recuperare durante la gara alcune posizioni, ma su questa pista di più era impossibile fare“.
Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport), 12° e 11°
“In generale non sono poi così deluso. Sapevamo che Valencia sarebbe stata dura per noi, ancor più se parti 17° dopo la Superpole. Ho subito perso il contatto con i piloti più rapidi di me, anche se avevo un buon ritmo. Ho concluso 12° e 11° le due gare che per me è già un miglioramento. Devo congratularmi con Troy perchè ha fatto una grande prestazione, spero presto di riuscirci anche io“.
Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), 11° e 15°
“Visto che in Gara 1 c’erano stati molti ritiri, ero determinato a concludere la gara per conquistare più punti possibili. Purtroppo in gara 2 abbiamo avuto problemi al via e all’elettronica, in più alla ripartenza abbiamo consumato troppo in fretta gli pneumatici: dobbiamo lavorare“.
Luca Scassa (Supersonic Racing Team), 14° e 14°
“Sono molto soddisfatto quest’oggi perché abbiamo fatto un passo avanti molto importante. In gara 1 non eravamo perfettamente a punto per cui sulla distanza ho preferito gestire il duello contro Xaus e Neukirchner senza compromettere tutto con una caduta. In gara 2, e dopo la modifica sulla forcella, la moto è decisamente migliorata ed ho potuto fare una gara decisamente più veloce. La doppia partenza ci ha penalizzato ma ho subito preso un passo gara veloce che mi ha permesso di misurarmi contro Lanzi. Non sapevo della classifica aggregata per cui ho perso la possibilità di fare un piccolo salto in avanti per un pugno di decimi ma bisogna essere soddisfatti perché abbiamo fatto un lavoro eccellente. Desidero ringraziare i ragazzi del team perché sono stati strepitosi“.
Max Neukirchner (HANNspree Ten Kate Honda), 13° e 17°
“Nonostante la mia posizione in qualifica mi sentivo fiducioso perchè avevamo fatto delle modifiche nel Warm Up. Ho usato lo stesso set-up in Gara 1, ma il chattering non mi ha consentito di andare oltre la 13° posizione. Nella seconda manche abbiamo fatto altri cambiamenti, ma questo mi ha portato dei problemi di bilanciamento. Spero nei test di Assen di trovare il feeling con la moto“.
Andrew Pitt (Team Reitwagen BMW), 15° e 16°
“Con il pacchetto che abbiamo a disposizione stiamo già andando oltre il limite. Abbiamo bisogno di aggiornamenti sulla moto, perchè siamo competitivi in alcuni aspetti, in altri fatichiamo parecchio. In Gara 1 sono partito bene ed il mio ritmo era buono, poi abbiamo avuto problemi all’anteriore a serbatoio vuoto. In Gara 2 complessivamente siamo andati meglio, ma confido in Assen perchè è un circuito che dovrebbe adattarsi meglio alla nostra moto“.
Roland Resch (Team Reitwagen BMW), ritirato e 18°
“Innanzitutto sono molto contento di esser riuscito a finire la mia prima gara con il team. Dopo il ritiro di Gara 1 nella seconda manche ero determinato a vedere il traguardo, non importa in quale posizione. Tutto sommato mi sentivo bene fisicamente, non ho avuto alcun dolore alla spalla, diciamo che Valencia è stato un buon allenamento e mi son divertito anche a lottare con Andrew e Neukirchner. Assen sarà una pista migliore per la nostra moto e sono fiducioso“.
Roger Hayden (Team Pedercini), 16° e 19°
“La prima gara non è andata male, anche grazie ad un’ottima partenza. Mi sono gettato nella gara a testa bassa per conquistare i miei primi punti nel mondiale Superbike, ma sfortunatamente ho concluso al sedicesimo posto. Anche la prima partenza della seconda gara è stata molto buona. Purtroppo dopo la seconda partenza ho perso molto del feeling che avevo con la mia moto. Non abbiamo cambiato nulla nell’assetto, ma la mia Kawasaki scivolava in ogni curva probabilmente a causa di una perdita di aderenza della gomma posteriore. Tutto sommato però sono abbastanza soddisfatto di questo weekend in quanto abbiamo ridotto lo svantaggio dai piloti più veloci. Ora non vedo l’ora di correre ad Assen. Voglio ringraziare il mio team per il prezioso lavoro che ha svolto per me qui in Spagna“.
Simon Andrews (Kawasaki Racing Team), 18° e ritirato
“Credo di esser atterrato in piedi e così mi son fatto male nell’incidente, o qualcosa di simile. Non mi ricordo granchè di cosa sia successo, ero partito bene e poi è capitato l’incidente. Ringrazio il team per avermi concesso questa possibilità, purtroppo è andata malissimo per me“.
Matteo Baiocco (Team Pedercini), 17° e 20°
“In entrambe le gare ho sofferto gli stessi problemi. Sin dai primi giri il mio pneumatico posteriore ha iniziato a scivolare e per me è diventato impossibile superare i piloti che mi precedevano. Dobbiamo continuare a lavorare molto sul set up della moto. Qui a Valencia abbiamo lavorato tanto, testando molte soluzioni e sono sicuro che raccoglieremo il frutto di questi sforzi già a partire dalle prossime gare. Un grande grazie alla mia squadra che ha lavorato come sempre molto bene“.
lunedì 12 aprile 2010
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