domenica 29 agosto 2010

MOTOGP - Indianapolis : Super-Pedrosa agguanta la 3° vittoria!


Si è ripreso con gli interessi il successo mancato dello scorso anno. Dani Pedrosa domina a Indianapolis centrando la 3° vittoria stagionale e 34° in carriera nel Motomondiale (11 delle quali in MotoGP), mettendo in pratica la sua preferita tra le strategie di gara: la fuga. Quarto al termine del primo giro, il tre volte Campione del Mondo ha passato in sequenza Hayden, Dovizioso e soprattutto Ben Spies, leader nei primi 7 giri dando seguito alla pole position conquistata ieri. Da quel momento la strada è stata inevitabilmente in discesa, con un passo inavvicinabile per chiunque: non questione di 2-3 decimi come emerso dalle prove, ma di 1″ netto a proprio piacimento, quando serve, quando è strettamente necessario. Matura così una vittoria importante in vista dell’ultimo scorcio di campionato, che potrà dir poco per il campionato (sono 68 i punti da recuperare), ma fa presagire un 2011 diverso per la Honda che sta seguendo finalmente una strada (che sia una..) nello sviluppo della RC212V meno ballerina del solito, domata come solo Dani Pedrosa è riuscito a fare in questi anni.

In America si chiama “runner up”, buon secondo, e lo è stato oggi sicuramente Ben Spies nuovamente sul podio dopo Silverstone, ma questa volta al termine di un weekend da protagonista assoluto con la pole del sabato ed un prezioso 2° posto in gara. Con la Yamaha del team Tech 3 dotata di aggiornamenti tecnici di natura “motoristica” da Laguna Seca, in un circuito come Indy dove ha concluso addirittura 6° con la Suzuki nel 2008, l’iridato Superbike in carica non ha mancato all’appello sfruttando l’occasione favorevole per celebrare al meglio la promozione al team ufficiale per il 2011.

Un performance che potrebbe risultare come un campanello d’allarme per Jorge Lorenzo, ma la sicurezza, velocità e talento del leader del mondiale non pone alcuna preoccupazione, basti pensare che l’odierno terzo posto è il suo peggior risultato stagionale… Giù dal podio Valentino Rossi, 4° salvando il salvabile in un weekend dalle tre cadute in quattro turni di prove (e due giorni), pagando dazio nei confronti di Lorenzo, ma anche di Spies. Misano tra 7 giorni sarà il momento per fare il punto della situazione per capire cos’è che non va anche soltanto rispetto a gare come Sachsenring e Laguna Seca.

C’è la voglia del 9 volte iridato di battersi per le posizioni di vertice anche in queste sue ultime gare dell’avventura in Yamaha, prima di passare alla Ducati che colloca Nicky Hayden al sesto posto alle spalle di Andrea Dovizioso (15″ accusati dal compagno di squadra Pedrosa) mentre Casey Stoner è scivolato nei primi giri quando seguiva proprio il suo “erede” con la Desmosedici per il 2011.

Se Marco Simoncelli 7° resiste agli attacchi di un sorprendente Alvaro Bautista con la Suzuki, Loris Capirossi non è andato oltre l’undicesima piazza. A terra Marco Melandri, soltanto 13 piloti sul traguardo tra cui il rientrante Hiroshi Aoyama che ha preceduto Randy De Puniet, rimandati a Misano Adriatico tra 5 giorni dove non ci sarà il tempo per recuperare dagli acciacchi, nemmeno per Dani Pedrosa di festeggiare un successo senza discussioni.

Cronaca di Gara

Spies parte benissimo, dietro passa 2° Dovizioso su Hayden, Pedrosa, Lorenzo e Rossi, malissimo Stoner addirittura 9°. Non cambia nulla nel corso del primo giro, bisogna attendere il sorpasso di Pedrosa ai danni di Hayden all’ingresso della curva 10 che vale la terza posizione all’inseguimento di Spies e Dovizioso che hanno già preso qualche metro di vantaggio. Fase interlocutoria della corsa utile a far “riscaldare” gli pneumatici, al terzo giro c’è Lorenzo che passa Hayden, Pedrosa si porta in seconda posizione con il giro più veloce in 1′41″406, Melandri si ritrova a terra nel tentativo di resistere a Stoner per la 7° piazza chiudendo amaramente il suo 200° Gran Premio nel Motomondiale.

Passa qualche giro prima di vedere la gara vivacizzarsi un pò, con Stoner che passa Hayden ricongiungendosi a Rossi, salvo cadere in prossimità del settimo giro concludendo a “zero” la prima gara da Le Mans a questa parte. Praticamente nello stesso momento Dani Pedrosa sfrutta la scia di Ben Spies e si porta il comando, dando seguito ad un passo-gara spaventoso con l’1′40″8 dell’undicesimo giro, 1″ meglio rispetto a tutti, anche a Jorge Lorenzo che scavalca Dovizioso per la terza piazza.

Si ferma ai box per un problema tecnico Colin Edwards, il suo compagno di squadra Ben Spies tiene il confronto a distanza con Jorge Lorenzo ed in prospettiva non sembra aver problemi a conservare la seconda posizione: ben più complicato il lavoro di Andrea Dovizioso adesso avvicinato anche da Valentino Rossi.

Verso il rush finale cade Mika Kallio quando era in 9° posizione vicino a Bautista e Simoncelli, non ci sono più cambiamenti con Dani Pedrosa che vince da dominatore su Ben Spies, Jorge Lorenzo è terzo seguito da Valentino Rossi, Andrea Dovizioso, Nicky Hayden e Marco Simoncelli. Apprezzabile l’ottavo posto di Alvaro Bautista con la Suzuki, meglio di Loris Capirossi soltanto 11°.

MotoGP World Championship 2010
Indianapolis, Classifica Gara

01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 28 giri in 47′31.615
02- Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 3.575
03- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 6.812
04- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 12.633
05- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 21.885
06- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 35.138
07- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 36.740
08- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 36.825
09- Aleix Espargaro – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 44.905
10- Hector Barbera – Paginas Amarillas Aspar – Ducati Desmosedici GP10 – + 51.368
11- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 55.386
12- Hiroshi Aoyama – Interwetten Honda MotoGP – Honda RC212V – + 57.903
13- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1′04.139

Fonte : Bikeracing.it

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