venerdì 13 agosto 2010

MotoGP - Riflessioni al giro di boa di metà campionato sui "TOP FIVE"


Con la prova di domenica a Laguna Seca il campionato della MotoGP è giunto a metà stagione, 9 gare sono quelle disputate ed altrettante ne mancano al termine del campionato. Vediamo di fare il punto della situazione, partendo dalla classifica attuale 2010 e confrontandola con quella dell' anno precedente :

1 Jorge LORENZO Yamaha 210
2 Dani PEDROSA Honda 138
3 Andrea DOVIZIOSO Honda 115
4 Casey STONER Ducati 103
5 Valentino ROSSI Yamaha 90
6 Nicky HAYDEN Ducati 89
7 Ben SPIES Yamaha 77
8 Randy DE PUNIET Honda 69
9 Marco MELANDRI Honda 53
10 Marco SIMONCELLI Honda 49
11 Colin EDWARDS Yamaha 48
12 Hector BARBERA Ducati 41
13 Loris CAPIROSSI Suzuki 36
14 Mika KALLIO Ducati 31
15 Aleix ESPARGARO Ducati 28
16 Alvaro BAUTISTA Suzuki 25
17 Hiroshi AOYAMA Honda 18
18 Alex DE ANGELIS Honda 8
19 Roger Lee HAYDEN Honda 5
20 Kousuke AKIYOSHI Honda 4
21 Wataru YOSHIKAWA Yamaha 1

Questa la classifica del 2009 dopo 9 gare:

1 Valentino ROSSI Yamaha 176
2 Jorge LORENZO Yamaha 162
3 Casey STONER Ducati 148
4 Dani PEDROSA Honda 108
5 Colin EDWARDS Yamaha 83
6 Marco MELANDRI Kawasaki 70
7 Andrea DOVIZIOSO Honda 69
8 Chris VERMEULEN Suzuki 64
9 Loris CAPIROSSI Suzuki 61
10 Randy DE PUNIET Honda 58
11 Alex DE ANGELIS Honda 47
12 Toni ELIAS Honda 47
13 Nicky HAYDEN Ducati46
14 James TOSELAND Yamaha 45
15 Mika KALLIO Ducati 28
16 Niccolo CANEPA Ducati 20
17 Sete GIBERNAU Ducati 12
18 Yuki TAKAHASHI Honda 9
19 Gabor TALMACSI Honda 1


Dal confronto 2009 // 2010 spicca su tutti la dirompente ascesa dell' attuale leader Jorge Lorenzo : semplicemente il N.1. Lorenzo in questa stagione ha vinto sei gare e, quando ha fatto "male" è arrivato secondo, quindi giù il cappello. E non si tratta di fortuna, questo mondiale lo sta vincendo proprio lui, contando solo sulle proprie forze. Jorge ha dimostrato di possedere, oltre che un talento sicuramente fuori del comune, anche inesauribili risorse psicologiche e quella forza mentale tipica dei più grandi campioni di sempre. I suoi detrattori si arrampicano sugli specchi, si lamentano che questo mondiale se lo è trovato servito su un piatto d'argento, visto quello che è successo a Rossi durante il round del Mugello. Ma non è così : la verità è che Lorenzo ha ulteriormente alzato l'asticella, inducendo i suoi avversari a sbagliare e a sdraiarsi a gambe all' aria, dimostrando di poter migliorare il rendimento e le performance del pilota che fino all' anno scorso sembrava inarrestabile, quel divoratore di punti e record che prende il nome di Valentino Rossi.

Anche prendendo come riferimento le prime 4 gare è netta la superiorità di Lorenzo, con Valentino decisamente in apnea, in tutte le situazioni. La proverbiale pressione piscologica che il n.46 riusciva ad infiltrare nella mente dei suoi avversari non sembra fare effetto sull' "ispanico" suo compagno di squadra. "Porfuera" non solo incassa benissimo i colpi di Rossi ma sembra lui stesso giocare come fa il gatto con il topo, fare il bello ed il cattivo tempo, neutralizzandolo come Rossi stesso faceva un tempo con Gibernau e Biaggi e costringendolo all' errore.

I numeri parlano chiaro :

Quatar :

Qualifica : Lorenzo 3° // Rossi 2°

Gara : Lorenzo 2° // Rossi 1°

Spagna :

Qualifica : Lorenzo 2° // Rossi 4°

Gara : Lorenzo 1° // Rossi 3°

Francia :

Qualifica : Lorenzo 2° // Rossi 1°

Gara : Lorenzo 1° // Rossi 2°

Italia :

Qualifica : Lorenzo 2° // Rossi INFORTUNATO

Gara : Lorenzo 2° // Rossi ASSENTE

ovvero :

Qualifica : Lorenzo 2 - Rossi 2

Gara : Lorenzo 3 - Rossi 1

Punti : Lorenzo 90 - Rossi 61

Sicuramente per questa prima metà stagione 2010 Jorge merita il massimo dei voti con annessa lode. Ha anche 48 punti in più nella classifica generale rispetto alla stagione 2009.



E veniamo a Pedrosa. Dani è forte, ma non fortissimo. Può certamente contare su partenze fulminanti, precisione millimetrica e innata reattività nel pennellare le traiettorie ideali, grande capacità nel raddrizzare prestissimo la moto in uscita di curva, la fortuna di poter contare sul team Repsol che gli mette a disposizione un' Honda super ufficiale costruita e cucita attorno a lui come se fosse un vestito ma....non riesce a primeggiare! In staccata non è mai il migliore, perde quasi sempre il confronto diretto anche con piloti dotati di moto non ufficiali. Se supera qualcuno è perchè il motore Honda è attualmente il più veloce, Dani pesa come un grillo e quasi sempre ha nel taschino quei 5-6km/h in più che gli servono per portare a compimento la manovra. Nei confronti diretti quasi sempre ne esce sconfitto, a meno che non riesca ad involarsi là, davanti a tutti, facendo la lepre, solo e indisturbato. Alterna momenti di grande lucidità, traiettorie impeccabili, prestazioni "Maiuscole" tirate e stravinte dall' inizio alla fine, ad errori grossolani, gare incolori e svarioni preoccupanti. Lo stesso suo compagno di squadra, Andrea Dovizioso, riesce spesso a mettergli le ruote davanti, pur essendo il 1° anno in HRC. Pedrosa invece, coccolato e riverito come un principe, sembra non trarre alcun giovamento dai 5 lunghi anni vissuti all' interno del team Repsol, in una condizione idilliaca, protetto dal suo geloso manager Alberto Puig. I limiti di Pedrosa sono lampanti e mamma Honda si è stancata. Per la casa giapponese raggranellare qualche podio e pochissime vittorie è sicuramente sinonimo di SCONFITTA.

Come non rendersi conto della sua mancanza di continuità?

Certo, anche Dani come Jorge rispetto alla classifica 2009 ha fatto un bel passo in avanti, presentandosi alla vigilia di Brno con 138 punti, 30 in più dell' anno precedente. Ma avete notato un particolare? Come può un pilota del genere, con una moto del genere, in 5 stagioni (2006-2010), vincere appena 2 gran premi all' anno? Valentino Rossi fece 2 vittorie solo il primo anno di esordio in 500cc !!!! Correva l' anno 2000. Negli anni seguenti Valentino ha toccato quota 11 vittorie nel 2001, altrettante nel 2002 e quota 9 nel 2003! I giapponesi i conti li sanno fare molto bene e per questo motivo hanno pensato bene di richiamare Stoner nelle loro fila. Non si scappa : se il n.26 non cambia registro non solo non vincerà mai un mondiale ma presto si farà "silurare". D' altronde se si è conquistato il soprannome di "Camomillo" un motivo, ed anche più di uno, c'è eccome!


La stagione di Andrea Dovizioso è partita alla grandissima, come forse neanche lui si sarebbe mai aspettato. Nelle prime 5 gare dell' anno è riuscito a salire sul podio in ben 4 occasioni : Qatar (3°) - Le Mans (3°) - Mugello (3°) - Silverstone (2°) ... catapultandolo addirittura secondo in campionato davanti a mostri sacri quali Rossi, Pedrosa e Stoner!

Il sogno di vedere finalmente un altro italiano (oltre a Rossi) in grado di giocarsela ad armi pari con i migliori interpreti della categoria sembra realizzarsi...Le quotazioni di Andrea salgono alle stelle e le sue dichiarazioni post-gara rilasciate durante la trasferta inglese danno da intendere che l' affiatamento con moto e team ufficiale siano realmente in costante crescita :

"... Dobbiamo ancora migliorare, se vogliamo lottare per la vittoria, ma oggi abbiamo fatto un altro passo avanti. E' un ottimo risultato, perché inizia un periodo davvero impegnativo per le gare – la prossima è ad Assen, e lì vorrei davvero fare un altro passettino avanti, così potremo lottare per vincere."

In molti pensano che sia lui l' uomo che Honda cercherà di "costruirsi" nell' immediato futuro nel tentativo di riconquistare il titolo mondiale. D' altro canto l'accoppiata Puig // Pedrosa ha già fallito innumerevoli volte e la Casa dell' Ala Dorata decide di dare più spazio all' interno del team al giovane pilota forlivese. La sensibilità di Dovizioso nella messa a punto e la sua capacità di indirizzare lo sviluppo della moto nella giusta direzione si contrappongono alla situazione a dir poco preoccupante di Pedrosa che invece non riesce a trovare il bandolo della matassa dei suoi misteriosi problemi. Mentre Andrea sembra un "magico interprete" della RC212 Dani non ci capisce più niente, scivola spesso in prova, la sua moto derapa moltissimo dietro e scivola altrettanto davanti, in un caos tecnico incredibile e surreale.

E poi che succede? Dopo il round di Silverstone iniziano sempre più insistentemente a girare voci di mercato sull' arrivo in Honda di un certo Casey Stoner, sempre dopo Silverstone Pedrosa infila 3 gare da paura (2° ad Assen, 2° in Catalunya, 1° in Germania) ed il nostro Dovi lentamente ma inesorabilmente scompare in mezzo al "gruppone" degli inseguitori, non riuscendo più a ripetere gli incoraggianti risultati di inizio stagione. Andrea inizia poi ad essere attanagliato da mille problemini tecnici del tipo mancanza di "....un buon feeling con l’anteriore" o "...non eravamo abbastanza veloci in percorrenza di curva" od ancora " ....non abbiamo trovato la giusta messa a punto per assetto ed elettronica"... insomma...

tutte beghe che lo costringono a rischiare sempre di più per non perdere il contatto dei primi ed a guidare perennemente in "apnea". La scivolata a Barcellona quando lottava per la 1° posizione con un certo Jorge Lorenzo ne è la riprova. Purtroppo però, anche nelle trasferte successive, non si può far altro che constatare la lenta ma inesorabile flessione dei suoi risultati, la decadenza delle sue prestazioni e l' incapacità di ripetere in gara gli stessi tempi fatti segnare nei long-run delle prove (vedi Laguna Seca) ... mah! Che strane coincidenze....

Brno? Per lui sarà di cruciale importanza. Deve dimostrare a Honda di potersela giocare quantomeno ad armi pari con Pedrosa e a sè stesso che non è un caso se si è ritrovato 2° nel mondiale e che gli attributi ce li ha eccome....basta tirarli fuori. Per farlo non deve cedere di testa alle pressioni psicologiche che inesorabilmente un pilota ufficiale come lui deve fronteggiare e vincere per mantenere i "galloni" ed essere riconfermato in un top team.


Casey è una delle grandi delusioni del 2010. Mentre chi lo precede in classifica mondiale nel bene e nel male è riuscito a migliorare il punteggio dell' anno precedente, Stoner non ne è stato capace.

Il suo regresso è notevole : 103 punti contro i 148 del 2009. Un abisso. Quello che non si riesce a capire è dove sta realmente il problema. Nella moto? Nella testa del pilota? Dove, esattamente? Ora, andiamo per gradi. Nei test invernali pre-campionato furono testate le principali novità della GP10. Tra queste è da segnalare quella inerente al motore. Nei tre anni precedenti il propulsore era uno “screamer” (con gli scoppi regolari) che permetteva di certo potenze superiori ma a discapito della sfruttabilità. Ed infatti il solo Stoner riusciva a domare quella furia scatenata di cavalleria! La ducati di Stoner era lo spauracchio di tutti e quando scendeva in pista quel missile rosso dalla ciclistica imbizzarrita tutti, compreso Valentino Rossi, temevano di non poter reggere il confronto. Quest' anno, nel reparto corse di Borgo Panigale, per non far sembrare dei "dilettanti" gli altri piloti ducati ma soprattutto per evitare di diventare Stoner-dipendenti a vita, si è tornati al propulsore big-bang (a scoppi irregolari), che garantisce una migliore guidabilità.

A questo punto è doveroso precisare che il PRIMO, dopo ovviamente il buon Guareschi nelle vesti di collaudatore ufficiale Ducati, è stato STONER, proprio LUI, ad aver espresso un parere totalmente favorevole alla soluzione big-bang! Fu in primis il "canguro mannaro" n.27 a dichiarare che la perdita di potenza della moto nella configurazione "screamer" era talmente ridicola da non essere più presa in considerazione rispetto ai grandi benefici di cui si godeva utilizzando quella a "big-bang". E cosa è successo? Con quella modifica tutti i piloti Ducati hanno nettamente migliorato il feeling con la propria moto e Casey invece ha fatto come i gamberi! Anzichè andare più forte ha inizato ad andare più piano! Lo stesso Hayden, che da Stoner ha sempre preso dei gran pagoni, ha in più di una occasione quest' anno messo le sue ruote davanti al proprio capo squadra, cosa matematicamente impossibile 5 mesi prima!

Altre sostanziali modifiche alla GP10 è lo stesso Vitto a mostrarcele dichiarando :

“Un’ altro cambiamento importante è il supporto della sella: questo è completamente nuovo ed è più rigido rispetto allo scorso anno, il che è molto meglio per il feeling dei piloti. Ora è possibile capire meglio il comportamento della gomma posteriore. C’è anche una nuova forcella anteriore, sempre Ohlins ma è completamente nuova. Con questa forcella è possibile frenare più tardi. Pensiamo che sia un buon vantaggio”.

Detto in poche parole :

1) la GP10 è più rigida, meglio guidabile e permette di aver maggior feeling con il posteriore rispetto alla GP9.

2) con la nuova forcella si frena pure più tardi permettendo ai piloti staccate ancora più aggressive rispetto alla GP9.

Vogliamo poi aggiungere anche 3) una diversa carenatura meno sensibile alle folate di vento laterale (testata e apprezzata da entrambi i piloti ufficiali ancora durante il 2009) per poter concludere con certezza che :

LA GP10 è migliore della GP9 e se già era vincente la moto 2009 perchè non lo deve essere quella del 2010? Perchè Stoner non fa altro che lamentarsi di non trovare il feeling giusto per poter ambire alla vittoria quando non solo è stato LUI STESSO a promuovere a pieni voti l' utilizzo di certe soluzioni tecniche ma è tutt' ora LUI STESSO a decidere la direzione da intraprendere per lo sviluppo della moto?

Quante volte in questa stagione abbiamo sentito Casey esternare commenti del tipo "...ho rischiato di perdere l’anteriore...." // "....ho fatto un piccolo errore..." // "....mi si è chiuso il davanti..." // "...sono andato lungo...." // "...ho fatto un dritto e ho perso molto terreno..." // "...sfortunatamente a Silverstone la partenza è stata quella che è stata..." // "...verso metà gara ho cominciato a soffrire di irrigidimenti all' avambraccio e ho perso molto terreno..." etc...etc....??

Eppoi, malgrado tutto, come conclude quasi sempre le sue interviste? Così : "vorrei ringraziare i miei ragazzi perché hanno fatto davvero un ottimo lavoro“.... Ora, c'è qualcosa che tocca. Se i ragazzi del Box fanno sempre un ottimo lavoro (e lo credo fermamente anche perchè Vitto si fa in quattro per accontentare IN TUTTO E PER TUTTO i capricci del suo pupillo) allora chi è che non vince? IL PILOTA, non la moto. Casey sembra impreciso nella guida, nelle partenze è uno scandalo, prende paga pure da Haga nella gara di ripresa delle Streetfighter al WDM 2010 e, pur se assecondato IN TOTO....non vince!

Un ultimo esempio : Gara del Mugello. Casey vuole tornare alle forcelle 2009 perchè con quelle dice di trovarsi a meraviglia e spera di risolvere definitivamente il suo problema "cronico" di feeling all' anteriore....Sarà quindi colpa delle forcelle o di qualcosa legato più alla sua condizione psico-fisica a non farlo andar forte come vorrebbe? I numeri parlano DA SOLI :

Qualifiche 2009 : Stoner 2° - 1' 49" 008 // Qualifiche 2010 : Stoner 3° - 1' 49" 432

Gara 2009 : Stoner 1° // Gara 2010 : Stoner 4°


Su Valentino c' è poco da dire. Scontato il gap di punti che paga rispetto la stagione 2009 (- 86 lunghezze) ed altrettanto inevitabile l' enorme distacco dal leader del mondiale Jorge Lorenzo. Tuttavia Rossi rimane l' unico pilota con reali chances di poter battere "Porfuera" su ogni pista. Certo, gli anni passano per tutti e Rossi non è più un ragazzino e sarà per lui sempre più dura lottare ad armi pari con le nuove leve emergenti. Se poi aggiungiamo che nel periodo 2000-2010 Lorenzo è stato il suo unico avversario a superare quota 200 punti dopo le prime 9 gare della stagione siamo sicuri che Jorge sia anche il più TOSTO da battere oltre che ancora in grado di crescere agonisticamente! Staremo a vedere chi dei due "galli nel pollaio" si aggiudicherà il "mondialito" delle ultime 9 gare stagionali...
Gustiamoci per ora le imprese epiche di Valentino, che non finisce più di stupirci. La sua grandezza di pilota si vede chiaramente nelle difficoltà. E' lì che dimostra a tutti di che pasta è fatto, pilota immenso, fuoriclasse indiscusso delle gare su prototipi. E' l 'unico capace di rientrare in pista su una motogp dopo appena 43 giorni dal bruttissimo incidente occorsogli al Mugello! Ma non solo! Si prende il lusso di battere al Sachsenring un certo Casey Stoner e conquistare un fantastico 4° posto pur essendo tutto ammaccato, imbullonato, avvitato, tagliuzzato e ricucito! Fenomenale, unico e inimitabile. Ma fa ancora meglio a Laguna Seca mangiandosi a colazione l' Honda HRC ufficiale di Andrea Dovizioso e soffiandogli un incredibile 3° posto! Che spettacolo....

Sono convinto che a Brno ne vedremo delle belle....

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