A Phillip Island ieri riunione tra le Case nel paddock per discutere, tra l'altro del nuovo motore dell'Aprilia RSV4 R dotato di distribuzione a cascata di ingranaggi, piuttosto che a cinghia come sul modello di serie.
Le altre Case hanno sollevato la regolarità dell'omologazione, affermando che la moto di serie non prevede questo tipo di distribuzione.
Aprilia afferma di aver ricevuto l'autorizzazione da parte dei tecnici della Federazione Motociclistica Internazionale, inoltre sostiene di aver già prodotto i kit e di averli messi regolarmente in vendita, come richiesto dai regolamenti della FIM stessa nel caso di modifiche sostanziali. Far vedere una copia della autorizzazione pare brutto?. Non ci sarebbero state riunioni, inutili perdite di tempo e controversie varie
Ora la decisione passa alla Federazione Internazionale che deve risolvere il problema dal punto di vista formale e sostanziale in tempi brevi e con una decisione che non lasci aperte possibili vie traverse perché ogni decisione potrebbe aprire un nuovo importante fronte tecnico.
Sinora il responsabile tecnico unico presente sui campi di gara ha sempre garantito un gentlemen agreement tra le Case ma forse da quest'anno il livello di interesse verso il titolo Mondiale Superbike è ancora aumentato e ci sono in gioco numeri di vendita e prestigio per un titolo che ogni anno vale sempre di più
Se ieri l'Aprilia avesse colto un risultato di rilievo cosa sarebbe successo in termini di reclami, di carte bollate e cose simili?
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