giovedì 15 aprile 2010

I dischi in carbonio

Impianto frenante BREMBO per motoGP, disco anteriore in carbonio a destra, a sinistra disco posteriore in acciaio



Ci sono molte ragioni per montare un sistema di freni in carbonio in una moto da MotoGP al posto del modello tradizione in ferro o in acciaio che si può trovare un modello da strada.

Per cominciare, i dischi di carbonio sono molto più leggeri rispetto ad quelli di acciaio. Ma quanto peso si può perdere utilizzando un materiale che risulta particolarmente caro? La differenza è notevole.

Un disco nuovo di acciaio pesa circa 1,6kg, mentre l'equivalente in carbonio circa 800 grammi: la metà. In questo modo, un doppio sistema di dischi come quello che viene montato su una motogp, nella quale si utilizza il carbonio, toglie una carico di più di un chilo e mezzo dal treno anteriore della moto.

Ma non solo sono i dischi. Visto che non hanno bisogno di piastre di rinforzo, le pastiglie in carbonio sono più leggere rispetto a quelle di metallo. Può sembrare poco, ma tutto serve.

Ridurre il peso aiuta a diminuire gli effetti dell'inerzia, riducendo in curva l'effetto giroscopico che si contrappone alla forza del pilota quando cambia direzione. E con l'uso di dischi di carbonio questo aspetto migliora in modo considerevole.

Un'altra ragione è l'ottimizzazione che si ottiene nello sviluppo della frenata, che è più uniforme rispetto ad altri sistemi. Con dischi di acciaio, durante la gara cambia la risposta per il pilota in frenata, mentre il risultato dei sistemi di carbonio rimane molto constante e il pilota può ottenere la stessa efficacia dall'inizio alla fine della prova. Questo rappresenta un gran vantaggio per una gara della MotoGP, che prevede circa 30 giri.

Ma non bisogna dimenticare che i freni di carbonio hanno anche qualche svantaggio: l'efficacia dei freni è praticamente inesistente fino a quando i dischi e le pastiglie non hanno raggiunto una temperatura ottimale, che dipendendo dalle condizioni, può variare dai 450 e i 670 gradi centigradi. Questo material si riscalda molto velocemente, ma bisogna fare molta attenzione nei primi giri, come quello di ricognizione e di warm-up, ma anche nelle prima curve subito dopo la partenza.

Nelle piste più veloci, nelle quali i freni vengono utilizzati in modo molto meno regolare e senza forzature aggressive, i dischi tendono a raffreddarsi con una certa velocità. Per combattere questa perdita di calore, alcuni team utilizzano materiali per ricoprire i dischi e migliorare la risposta dei freni in situazioni di bassa temperatura e/o nei circuiti che non prevedono un grande uso dei freni. Questi "copri-freni" non conservano il calore, ma semplicemente rallentano il processo di raffreddamento intrappolando l'aria attorno al disco.

Forse la nota negativa principale dei dischi di carbonio è che perdono molta efficacia in condizioni di umidità e che la loro temperatura scende rapidamente quando vengono esposti all'acqua. Se la gara viene dichiarata sul bagnato, i meccanici sostituiscono il sistema di freni di fibra di carbonio con uno convenzionale di acciaio.


Il processo di produzione dei dischi di carbonio è uno dei segreti più segreti, quasi una questione di stato. Oltre che nelle automobili e nelle moto, i sistemi di freni in carbonio vengono utilizzati anche in altri settori tecnologici, come ad esempio aerei da combattimento top secret. È quindi molto difficile che la sfera militare riveli gran parte delle informazioni di cui dispone per l'utilizzo e la produzione di questi materiali.

Ad ogni modo, quello che possiamo sapere sul processo di produzione è che sia i dischi che le pastiglie vengono fusi in modo speciale. La densità del carbonio è fondamentale per il prodotto e questa variabile viene minuziosamente controllata durante tutto il processo di produzione.

Per produrre il carbonio che verrà impiegato per costruire dischi e pastiglie ci vogliono circa dodici settimane. Questo spiega in parte il prezzo molto alto, visto che un sistema di dischi e pastiglie può costa oltre 10.000 euro

1 commento:

  1. Bello anche questo. Un po' ne sapevo, ma qualcosa l'ho imparato. Se qualcuno volesse montarli per andare per strada avrà capito che non frenanooooo

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