Per descrivere le sensazioni derivanti dalla vittoria di un titolo mondiale MotoGP, il primo della carriera, non bastano due righe. Ed infatti Jorge Lorenzo ha voluto così raccontare che cosa sta frullando nella sua testa, dopo aver ottenuto un sigillo fondamentale per la sua carriera, quel passo in avanti che fa la differenza più di tutto e tutti. E’ una dichiarazione di getto la sua, fatta di pensieri sovrapposti e di felicità estrema, ma che rende bene l’idea dello stato d’animo del pilota spagnolo, che nella giornata di ieri ha raggiunto finalmente la vetta più alta del motociclismo mondiale.
“Questo è il mio primo titolo nella classe regina e il sogno che si avvera!”, commenta Jorge Lorenzo. “Questo è davvero il massimo che un pilota di moto può ottenere in carriera, quindi dobbiamo festeggiare e godere al meglio di queste ore, minuti e secondi come se fosse la fine del mondo. Immagini sempre questo momento nella testa per tutta la tua vita, ma quando poi arriva non sai cosa fare o dire. Sto cercando di essere rilassato, di parlare in modo chiaro e di non dire niente di ‘pazzo’ !
Sono davvero stanco ora come ora; vorrei solo restare da solo in una stanza da solo per un po’ di minuti, solo per pensare a ciò che ho fatto! Voglio ringraziare così tanta gente, è difficile trovare le parole ma devo menzionare Yamaha, tutto il mio team, Bridgestone e tutti quelli coinvolti. E ovviamente grazie mille ai miei tifosi, che sono stati con me per tutto il percorso.
La situazione migliore sarebbe stata quella di una vittoria di gara, ma non era cosa questa volta. Ho fatto una buona partenza e stavo guidando bene, e pensavo di riuscire a scappare da Andrea (Dovizioso) ad un certo punto, ma poi lui mi ha sorpassato e lo stesso è successo con Valentino (Rossi), e ho pensato che c’erano troppi rischi da correre nel lottare per la vittoria; è stato meglio aspettare fino alla fine della gara. Il motociclismo è la mia passione ed il mio lavoro, ma è anche un gioco, ed è questo che intendevo quando ho tenuto in mano il cartello con scritto ‘game over’.
Oggi è davvero finito tutto perché io sono il Campione del Mondo! Non penso al futuro ora, voglio solo festeggiare il mio primo titolo MotoGP e non riesco a pensare oltre questa notta, ma solo a godermi il momento. Phillip Island non è il miglior tracciato per la MotoGP ma voglio provare a vincere perché non ci sono mai riuscito. Voglio vincere ancora delle gare in questa stagione e voglio dare il massimo per far ciò.
Abbiamo fatto tanta strada; certe cose accadono molto lentamente, altre davvero velocemente. Quando ho iniziato nel mondiale ero tra gli ultimi in 125, ma in soli otto anni sono diventato campione in MotoGP. E’ incredibile come possa cambiare al vita. Abbiamo lottato davvero in modo duro per questo. Sono stato fortunato dal fatto di aver avuto una buona sorte, delle buone moto e team. Sono sempre stato attorniato da gente che ha voluto il meglio per me e sono grato per questo.
Il pre-stagione non è iniziato così bene con il dito rotto, ma alla fine è stato un anno fantastico. Se dovessi scegliere le migliori tre gare, direi che la prima è sicuramente Jerez, visto che lì ho vinto il primo Gran Premio in MotoGP ed è forse il miglior luogo dove vincere. In più mi sono divertito a fare un tuffo nel lago! Silverstone è stata forse la gara migliore da me fatta, poiché sono stato veloce ed aggressivo. Infine qui, non per la prestazione ma per l’importanza e per il titolo.
Non sono sicuro ancora se utilizzare il numero uno per la prossima stagione. Se riesco a pensare ad un bel design si, altrimenti resto con il 99! Campione del Mondo, suona incredibile il sentire queste parole, è un piacere davvero grande, ti senti come il re del mondo. Godremo di questa serata al massimo.”
Cronaca di Gara
Ottima partenza di Lorenzo che conserva la prima posizione su Dovizioso, Stoner, Spies, Hayden, malissimo Rossi addirittura 11°. Il 9 volte campione del mondo riesce a recuperare due posizioni, ma è distante dalla coppia di testa con Dovizioso più veloce sui lunghi rettilinei, Lorenzo che resiste con Hayden terzo. Stoner? A terra, scivolato all’ultimo tornante abbandonando così per primo la contesa in terra malese per un banale errorre. Al secondo giro Lorenzo è sempre in testa su Dovizioso, Hayden terzo contiene gli attacchi di Simoncelli che ha appena passato Spies con Rossi subito dietro.
Valentino è determinatissimo, passa pure Spies alla staccata della “Langkwai”, scala in quarta posizione complice un errore di Hayden che apre alle porte anche a Simoncelli virtualmente sul podio con il terzo posto. Il duello tra i due italiani arriva a compimento nel corso del quarto giro, con Rossi deciso nell’attaccare Simoncelli conquistando posizione e giro più veloce in gara in 2′02″606: lo svantaggio è ora a 1″5.
Fermo Loris Capirossi per un problema tecnico alla propria Suzuki, Bautista si ritrova a confronto con Edwards e Melandri per la settima posizione. Non è, fortunatamente, l’unica bagarre della corsa: Lorenzo e Dovizioso sono a contatto, Rossi è in rimonta, Hayden e Spies si contendendo la quinta posizione. C’era anche un duello tutto in casa Pramac tra Espargaro e Kallio, ma il pilota spagnolo perde l’anteriore al tornantino abbandonando così la contesa malese.
All’ottavo giro Andrea Dovizioso decide di rompere gli indugi in fondo al rettilineo dei box, attacca e passa Lorenzo per la prima posizione con Rossi a tutti gli effetti “subito dietro”, a meno di 8 decimi, autore del miglior giro in 2′02″132. Edwards a terra, ma per l’andamento della gara poco importa in termini assoluti: i primi tre sono adesso a stretto contatto, in un fazzoletto, con Rossi nuovamente il più veloce in 2′02″117, nessuno come lui.
A metà gara Valentino Rossi è già in grado di sfilare Lorenzo per la seconda posizione, ci riesce al tornantino lasciando un pò sorpreso il “quasi” Campione del Mondo. Passa un giro ed è il momento di conquistare il comando delle operazioni: stesso punto, vittima Andrea Dovizioso, guadagnando subito metri preziosi a proprio favore con Lorenzo terzo che non sembra riuscire a tenere il ritmo dei due piloti là davanti. Alle loro spalle Spies è in grado di lasciarsi alle spalle Simoncelli per il quarto posto, seguono a ruota Bautista, Aoyama e Hayden in questo folto gruppetto degli inseguitori.
Davanti a sei giri dalla bandiera a scacchi inaspettatamente Rossi perde terreno, Dovizioso recupera e riconquista la prima posizione con un perfezionistico attacco alla prima staccata. La gara è sempre più spettacolare, perchè Rossi replica subito riportandosi in vetta al solito tornante “Berjaya Tioman”, dietro Bautista, Simoncelli e Aoyama ripropongono i duelli vissuti nel 2009 in 250cc con Hayden… quarto incomodo.
A tre giri dalla bandiera a scacchi Lorenzo si arrende, preferisce conservare la terza posizione per stare lontano dal pazzesco duello tra Rossi e Dovizioso. I due arrivano all’ultimo giro a 279 millesimi, ma Rossi è bravo e resiste vincendo per la seconda volta in questa stagione, la prima dopo l’infortunio. Sul podio Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, Campione del Mondo 2010, con a seguire Ben Spies, Alvaro Bautista, Nicky Hayden, Hiroshi Aoyama, Marco Simoncelli e Marco Melandri in nona posizione.
MotoGP World Championship 2010
Sepang, Classifica Gara
01- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – 20 giri in 41′03.448
02- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 0.224
03- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 6.035
04- Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 13.676
05- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 15.402
06- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 18.826
07- Hiroshi Aoyama – Interwetten Honda MotoGP – Honda RC212V – + 20.218
08- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 23.574
09- Marco Melandri – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 23.964
10- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 31.850
11- Hector Barbera – Paginas Amarillas Aspar – Ducati Desmosedici GP10 – + 38.579
12- Mika Kallio – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 38.849
Ecco le dichiarazioni post-gara :
Valentino Rossi (Fiat Yamaha Team), 1°
“Questo è un momento meraviglioso per me, sono felice di aver vinto in questo modo e di aver colto la mia 46a vittoria con la Yamaha sulla ‘mia’ M1. E’ stata una delle mie peggiori partenze e per un momento sono stato veramente preoccupato, ma in poche curve ho capito che potevo provarci, perché la mia moto oggi andava molto bene, grazie ad un piccolo cambiamento che abbiamo fatto nel warm-up, un’ idea di Jeremy che davvero ha funzionato! Ho guidato molto bene ed è stata una gara fantastica, una delle migliori della mia carriera, credo. Ho voluto questa 46esima vittoria perché come tutti sanno si tratta di un numero speciale per me! Grazie al mio team perché tutti hanno lavorato duramente in questo weekend e credo che questo sia un ottimo rimborso per tutti. Vincere in questo modo, dall’ 11esima posizione nella prima curva, è una sensazione fantastica. Voglio infine fare i complimenti alla Yamaha e a Jorge, è stato veloce per tutta la stagione, in tutte le piste e in tutte le condizioni e merita di essere il Campione del Mondo“.
Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team), 2°
“Sono molto contento di questo secondo posto di oggi, ed stata una gran gara. Abbiamo lottato per la vittoria nelle ultime due gare su due tracciati molto differenti, e inoltre in differenti condizioni meteorologiche, quindi questo è davvero positivo. Ho provato a star vicino a Valentino (Rossi) all’ultimo giro, ma all’ultima frenata non sono stato abbastanza vicino per riprenderlo a metà curva, anche se è andato lungo. Nonostante ciò, questo risultato per Honda, per Repsol e per il mio team è davvero importante. L’anno scorso abbiamo concluso a 40 secondi dal vincitore nella gara disputata qui, quindi l’essere solamente arrivati a 2 decimi significa che abbiamo fatto dei grandi progressi. Inoltre, a metà stagione, non siamo andati a podio per un lungo periodo, quindi l’esser tornati nella top 3 è davvero importante per noi. Dobbiamo essere felici perché questa è stata quasi una vittoria, e i piloti davanti a me cambiano ad ogni gara, il che vuol dire che siamo più costanti. Siamo felici e vorrei ringraziare Honda e il mio staff. Da metà stagione ad oggi siamo migliorati molto grazie al duro lavoro di un gran team“.
Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha Team), 3°
“Questo oggi per me è un sogno che diventa realtà, non riesco davvero ancora a crederci, ho bisogno di cinque minuti per conto mio solo per rilassarmi, godere della quiete e metabolizzare ciò che ho fatto! Questo è qualcosa che ho sempre voluto e sognato per tutta la mia vita, quindi è un momento meraviglioso. E’ difficile trovare le parole per ringraziare tutti, sono così felice, ma devo dire grazie alla Yamaha, al mio team e a tutti coloro che hanno reso questo possibile. Ho iniziato molto bene oggi, non ho perso posizioni, ma poi Andrea e Valentino sono arrivati e io non sono riuscito a guidare come avrei potuto, così non ho voluto spingere troppo. In ogni caso sapevo che vincere la gara non sarebbe stata la cosa più importante, questa volta. Ho inserito il pilota automatico e ottenuto i punti che mi servivano. Ora siamo in grado di rilassarci e goderci le ultime tre gare di campionato, ma prima di tutto non vediamo l’ora di festeggiare stasera!“.
Ben Spies (Monster Yamaha Tech 3), 4°
“La partenza è stata buona, ma purtroppo ho iniziato ad accusare un problema al lato sinistro della gomma posteriore che non riusciva ad arrivare in temperatura. Quando poi è successo sono riuscito a rimontare, mi son ritrovato dietro a Nicky (Hayden) e ho perso un pò di terreno, ma quando l’ho passato ho tenuto un buon passo sul 2′02″. Sapevo di essere veloce come i primi tre, ma purtroppo i primi giri mi hanno penalizzato molto e non mi hanno consentito di lottare per il podio. Di sicuro abbiamo fatto altri passi in avanti e adesso non vedo l’ora di correre a Phillip Island. Complimenti a Jorge Lorenzo e a tutta la Yamaha, Jorge è stato fantastico e ha sicuramente meritato di vincere il titolo, non vedo l’ora di lavorare con lui nel 2011“.
Alvaro Bautista (Rizla Suzuki MotoGP), 5°
“Sono molto contento del risultato di oggi perché ho lottato molto con gli altri piloti. Non sono partito male, ma alla seconda curva c’è stato un contatto con un altro pilota e ho perso qualche posizione. Giro dopo giro ho però iniziato a superare i piloti che avevo davanti e a metà gara ho preso Simoncelli. Quando ho visto che Spies lo superava ho capito che avrei dovuto superare Marco anch’io. È iniziato così un grande duello con Simoncelli per cui ho perso un po’ di tempo e una posizione, ma dovevo recuperare e superare lui e Aoyama. Quando sono riuscito a guadagnare la quinta posizione Spies era già troppo lontano ed era difficile riprenderlo, ma ci ho provato; avrebbe potuto fare un errore in qualsiasi momento, e la cosa sarebbe andata a mio vantaggio. Abbiamo chiuso a soli 15 secondi dal primo e questo dimostra che stiamo migliorando. La situazione è molto positiva. Voglio ringraziare tutto il mio team, la Suzuki, Rizla e tutti gli sponsor per tutti gli sforzi che stanno facendo per andare avanti insieme. La moto va meglio rispetto l’inizio della stagione e anch’io sono migliorato, per cui siamo impazienti per le prossime gare“.
Nicky Hayden (Ducati Marlboro Team), 6°
“Dopo le qualifiche e il warm-up di stamani eravamo fiduciosi di poter fare una buona gara e sicuramente pensavamo di potercela giocare meglio di così. Sono partito abbastanza bene ma fin da subito ho cominciato ad avere qualche problema in frenata, non so perché. Quello che era stato uno dei nostri punti forti durante il fine settimana in gara è stato l’opposto. Non avevo sensibilità all’anteriore sin dalla prima curva e non ho mai potuto frenare come volevo. Questo mi ha reso la vita difficile, soprattutto in battaglia. Il sesto posto non è un risultato terribile ma sinceramente pensavamo di fare di più. Adesso abbiamo un paio di giorni per recuperare e speriamo di tornare più forti a Phillip Island“.
Hiroshi Aoyama (Interwetten Honda MotoGP), 7°
“La gara è stata molto dura con queste temperature e umidità, davvero difficile. Io fisicamente ero al limite, non si poteva davvero correre in queste condizioni. All’inizio ho trovato il mio ritmo e sono riuscito a passare diversi piloti, tanto che sono rimasto in lotta con il gruppo per la quarta posizione. Il mio passo era migliore del loro, ma quando mi son ritrovato in bagarre con Simoncelli lui era molto aggressivo, mi ha toccato un paio di volte e per non rischiare nulla ho dovuto perdere troppo terreno“.
Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), 8°
“Peccato chiaramente per il risultato però io sono conento perchè pur partendo indietro ho fatto due ottimi terzi di gara. Dopo, purtroppo, non ce la facevo più fisicamente. Avevo difficoltà a respirare mi si annebbiava la vista ed ho fatto molta fatica a finire la gara. Peccato per il risultato perchè se avessi tenuto il ritmo fino alla fina avrei potuto terminare quarto o quinto. Però ripeto sono molto contento perchè questa è una pista che storicamente non amo particolarmente, nei test invernali era stato un disastro e invece oggi siamo stati molto veloci girando molto bene e nella prima parte di gara vedevo Dovizioso e Lorenzo che non mi andavano via più di tanto. A questo punto sono fiducioso per le prossime gare perchè la sostanza di oggi è molto buona“.
Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini), 9°
“Che dire, peccato per il risultato finale perchè rispetto alle altre volte ero partito abbastanza bene ed ero abbastanza veloce. Purtroppo dopo due giri non sentivo più l´anteriore e quando lasciavo i freni davanti non avevo grip rischiando di cadere due o tre volte e poi ad un certo punto sono andato diritto perchè non avevo il passo di quelli che erano davanti a me. Sono rientrato e dopo aver preso De Puniet ho fatto fatica a superarlo. Quando ci sono riuscito ho mantenuto il mio passo mentre davanti a me gli altri sono calati fisicamente ed io invece stavo bene. Peccato perchè si poteva fare veramente una buona gara“.
Randy De Puniet (LCR Honda MotoGP), 10°
“Sono un po’ dispiaciuto perchè credevo di poter fare di più su questo tracciato ma dopo 7 giri ho avuto nuovamente problemi con l’anteriore. Dopo il turno di ieri abbiamo deciso di montare una gomma più dura per la gara ma come era previsto ha iniziato a darmi problemi di aderenza in curva. Più di così non potevo rischiare ed ho preferito accontentarmi del decimo posto per portare a casa punti utili per la classifica. Sono certo che la squadra riuscirà a trovare una soluzione per darmi una moto più competitiva a Phillip Island“.
Hector Barbera (Paginas Amarillas Aspar), 11°
“Per tutto il fine settimana abbiamo cercato di trovare una soluzione ai problemi già vissuti in Giappone: siamo riuscito a trovare una spiegazione, anche se non completamente. La Ducati andava bene in staccata, era molto stabile, ma quando aprivo il gas tutto si faceva difficile. La partenza è stata buona, ma ho sensibilmente perso terreno tanto che ho pensato di disputare una “gara test”, provando diverse traiettorie, punti di frenata… un pò tutto. Purtroppo avevamo sbagliato la scelta della gomma posteriore, pertanto non potevamo fare davvero nulla“.
Mika Kallio (Pramac Racing Team), 12°
“Che gara difficile. Ho conquistato tre posizioni grazie ad una buona partenza, ma ho comunque chiuso il primo giro in ultima posizione. Al terzo giro mi sono trovato a lottare con il mio compagno di squadra, che aveva comunque un ritmo sul giro migliore del mio. Insieme abbiamo ricucito il distacco da Barberà. Al quindicesimo giro ho superato Hector, ma il dolore alla spalla e il caldo eccessivo non mi hanno permesso di mantenere invariata la mia posizione. A tre giri dalla fine Barberà mi ha ripassato. Ho concluso la gara in dodicesima posizione che non è esaltante, ma con le mie condizioni fisiche non potevo aspirare ad una posizione migliore“.
Casey Stoner (Ducati Marlboro Team), ritirato
“Sono molto, molto deluso da questo fine settimana. Oggi pomeriggio siamo andati in pista fiduciosi di ottenere un bel risultato. Sapevamo che avremmo potuto lottare per la vittoria e poi, guardando la gara dai box, ne abbiamo avuto la conferma, perché avevamo il passo per stare davanti. Al primo giro ero tranquillo, ho guadagnato qualche posizione nelle prime due curve e quando sono arrivato alle spalle di Dovizioso e Lorenzo ero contento di stare lì, per il momento, mentre lasciavo che le gomme entrassero in temperatura. Invece sfortunatamente sono caduto perché erano ancora fredde ma non penso che avrei potuto stare più attento di così nei primi giri. Mi spiace molto che una cosa così abbia potuto rovinare l’intero fine settimana“.
Loris Capirossi (Rizla Suzuki MotoGP), ritirato
“Non so davvero che cosa dire, sono così deluso. Non meritiamo le cose che continuano a succedere, ma continueremo ad andare avanti nella speranza che la situazione migliori molto presto“.
Aleix Espargaro (Pramac Racing Team), ritirato
“Sono deluso e triste per come sono andate le cose, nonostante una discreta partenza ero riuscito a non perdere posizioni. Nelle prime tornate le mie gomme non erano però ancora entrate in temperatura e non riuscivo ad avere un buon ritmo sul giro. Dal terzo giro in poi ho potuto vedere che comunque il grip era notevolmente aumentato. Il mio ritmo era abbastanza buono per provare a rimontare posizioni, durante il sesto giro ho prima superato Barberà e successivamente il mio compagno di squadra Mika Kallio. Proprio dopo aver superato lui, in un cambio di traiettoria per inserirmi in curva, la mia moto è scivolata via. Fortunatamente non si era spenta, ma purtroppo nella caduta il manubrio si era rotto. Peccato perché con le tante cadute e ritiri che ci sono stati oggi, avrei potuto conquistare una posizione tra i primi dieci. L’importante è ora lavorare al meglio per tornare a dare il massimo nel prossimo Gran Premio dell’Australia che si correrà domenica prossima“.
Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3), ritirato
“Non è stata una gara facile sin dall’inizio, perchè avevo capito subito di avere un problema con il freno anteriore. Ad un certo punto ho quasi rischiato di centrare Ben (Spies), purtroppo a Sepang ci sono tanti punti di staccata e se non sei a posto praticamente non puoi farci nulla. Risolto in parte il problema, da quel momento sono iniziati i problemi alla gomma anteriore, dopo quattro giri faticavo a mantenere la stessa traiettoria tanto che poi sono caduto alla curva 4. Non so se sia stato causato dal freno o la gomma, o la combinazione di entrambe, fatto sta che son caduto perdendo l’anteriore. Volevo finire la gara per prendere qualche punto, ma non è stato possibile. Non mi resta che congratularmi oggi con Jorge (Lorenzo) e la Yamaha, meritano il titolo e sono un’accoppiata fantastica, credo ancora nel 2011 sarà lui il pilota da battere“.
Fonte : Bikeracing.it
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